Approcci
L’obbiettivo di SANATEC è quello di ricercare soluzioni innovative per garantire maggiore sicurezza all’interno del settore in cui si situa, quello alimentare e ambientale. L’uso di composti naturali, come gli oli essenziali estratti con tecnologie green, consente di ottenere prodotti altamente efficaci contro batteri, funghi e virus, riducendo al contempo l’impatto ambientale rispetto alle soluzioni chimiche tradizionali. Gli oli essenziali rappresentano una delle risorse naturali più preziose per le loro straordinarie proprietà antimicrobiche, antifungine, antivirali e antiossidanti. Tali oli mantengono intatte le loro caratteristiche chimiche e bioattive, garantendo elevata purezza ed efficacia. La loro estrazione avviene attraverso metodi avanzati come la tecnologia a CO2 supercritica; questa modalità permette di ottenere composti altamente concentrati e privi di residui chimici, rendendoli ideali per applicazioni in ambito alimentare e sanitario.
Per garantire una maggiore sicurezza alimentare e ambientale, il progetto si avvale delle più moderne tecniche di coltivazione e trasformazione:
Aeroponica
Idroponica
Estrazione con fluidi supercritici
Applicazione delle nanotecnologie
Coltivazione fuori suolo
In ambito agronomico, con il termine coltivazioni fuori suolo si fa riferimento a un insieme di tecniche colturali che escludono l’uso del terreno agricolo tradizionale come substrato di crescita. In tali sistemi, le piante vengono coltivate in ambienti controllati, dove il supporto nutritivo è fornito in forma liquida o nebulizzata. Tra le principali tipologie di coltivazione fuori suolo rientrano l’idroponica e l’aeroponica, descritte come segue:
- Coltivazione idroponica: è una tecnica in cui le piante sono sostenute da substrati inerti (come lana di roccia, perlite, argilla espansa) e le radici sono immerse o periodicamente irrorate con una soluzione nutritiva contenente tutti gli elementi essenziali alla crescita. Questo sistema consente un preciso controllo dei parametri nutrizionali e ambientali, riducendo l’impiego di acqua e fertilizzanti rispetto all’agricoltura convenzionale.
- Coltivazione aeroponica: rappresenta una forma avanzata di coltivazione fuori suolo in cui le radici delle piante sono completamente sospese nell’aria e nutrite mediante la nebulizzazione di una soluzione nutritiva. Tale approccio massimizza l’ossigenazione radicale e minimizza l’uso di acqua e substrati, offrendo al contempo condizioni ideali per la crescita rapida e sana delle piante in ambienti altamente controllati.
Entrambe le tecniche si inseriscono nell’ambito dell’agricoltura sostenibile e di precisione, trovando applicazione in settori ad alta innovazione come le vertical farm e i sistemi produttivi in ambienti urbani o confinati.

Estrazione in CO2 supercritica
L’estrazione con CO₂ supercritica è una tecnologia che sfrutta le proprietà fisico-chimiche dell’anidride carbonica portata oltre il suo punto critico, ovvero a temperature superiori a 31,1 °C e pressioni oltre i 73,8 bar. In queste condizioni, la CO₂ assume uno stato intermedio tra liquido e gas, combinando l’elevata capacità di solubilizzazione tipica dei liquidi con la diffusività dei gas. Questo le consente di penetrare efficacemente nella matrice vegetale e di solubilizzare selettivamente i composti bioattivi, come oli essenziali, polifenoli o carotenoidi. Il processo inizia con il caricamento della biomassa vegetale in un estrattore ad alta pressione. La CO₂ viene quindi compressa e riscaldata fino a raggiungere lo stato supercritico e fatta circolare attraverso la matrice, estraendo i componenti desiderati. Successivamente, la CO₂ viene depressurizzata: tornando allo stato gassoso, perde la capacità di solubilizzazione e rilascia gli estratti in un separatore. La CO₂ può essere recuperata e riutilizzata, rendendo il processo efficiente e sostenibile. Questa tecnica è ampiamente apprezzata per l’assenza di solventi tossici, per la possibilità di ottenere estratti puri, stabili e privi di residui, e per la sua adattabilità nel modulare la selettività estrattiva in base alle condizioni operative.
Nel contesto del progetto SANATEC, l’estrazione con CO₂ supercritica viene applicata per ottenere estratti puri e concentrati da colture fuori suolo, come quelle aeroponiche e idroponiche. Questo approccio consente di:
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Preservare l’integrità dei composti termolabili, grazie alle basse temperature operative;
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Evitare l’uso di solventi organici, garantendo estratti privi di residui chimici;
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Recuperare e riutilizzare la CO₂, riducendo l’impatto ambientale del processo.
L’adozione di questa tecnologia nel progetto SANATEC mira a valorizzare le colture fuori suolo, trasformandole in fonti sostenibili di ingredienti funzionali per i settori alimentare, cosmetico e farmaceutico.

Oli essenziali
Gli oli essenziali (OE), in quanto metaboliti secondari di origine vegetale, rappresentano una risorsa strategica per lo sviluppo di soluzioni naturali, sostenibili e sicure in diversi ambiti applicativi, tra cui la sanificazione ambientale, il confezionamento alimentare attivo, la cosmetica funzionale e l’agricoltura biologica. Dal punto di vista chimico, si tratta di miscele complesse di composti volatili e lipofili, quali monoterpeni, aldeidi, flavonoidi, acidi fenolici e carotenoidi, caratterizzati da elevata attività biologica e scarsa solubilità in acqua.
Nell’ambito del progetto SANATEC, gli OE vengono estratti mediante estrazione con CO₂ supercritica, che consente di preservarne l’integrità chimico-fisica ed evitare l’uso di solventi sintetici. Questo approccio permette di ottenere estratti puri, microbiologicamente stabili e pronti per essere incorporati in formulazioni innovative, quali film antimicrobici per il packaging alimentare o sistemi di sanificazione a rilascio controllato. Grazie alla loro volatilità e alla rapida degradazione ambientale, gli oli essenziali offrono un’alternativa ecocompatibile agli agenti chimici tradizionali, riducendo il rischio di accumulo di residui e di resistenze microbiologiche. La letteratura scientifica conferma l’efficacia di questi composti nel controllo di agenti patogeni e parassiti, con oltre 6.000 articoli indicizzati che ne documentano le proprietà antimicrobiche, antifungine, insetticide e conservanti. L’impiego di OE nel progetto SANATEC si inserisce nella più ampia strategia di transizione ecologica e innovazione tecnologica applicata alla filiera agroalimentare, contribuendo a rafforzare la competitività dei produttori primari, favorire l’integrazione nei sistemi biologici certificati e rispondere alle crescenti richieste di sostenibilità, sicurezza e qualità da parte dei consumatori.

Packaging intelligente
Il packaging intelligente, o active packaging, rappresenta una delle frontiere più innovative nel settore della conservazione alimentare, con l’obiettivo di superare la mera funzione protettiva tradizionale dell’imballaggio. In questo contesto, il progetto SANATEC propone soluzioni di imballaggio avanzate che integrano fitocomplessi nanoformulati – ovvero principi attivi di origine vegetale, incapsulati o veicolati a livello nanometrico – direttamente nella matrice del materiale plastico o in coating funzionali. Questi fitocomplessi esercitano un’azione antimicrobica e antiossidante mirata contro microrganismi patogeni (es. Listeria monocytogenes, Salmonella spp., Escherichia coli), muffe e insetti infestanti. Il rilascio controllato degli attivi all’interno del microambiente del packaging consente di rallentare i fenomeni di degradazione e contaminazione, prolungando significativamente la shelf life dei prodotti alimentari, in particolare ortofrutta, farine, legumi, cereali e pasta.
L’approccio utilizzato in SANATEC è fortemente interdisciplinare, con il coinvolgimento di competenze nel campo della chimica dei materiali, della microbiologia alimentare e della nanotecnologia. I materiali sviluppati, oltre ad essere funzionali, sono progettati per rispettare i requisiti di food contact safety, biodegradabilità (quando richiesto), e sostenibilità ambientale, in linea con le normative europee. Il packaging intelligente rappresenta quindi una leva strategica per ridurre gli sprechi alimentari, migliorare la sicurezza igienico-sanitaria lungo tutta la catena del valore e rispondere alla crescente domanda di soluzioni naturali, performanti e sostenibili da parte dell’industria alimentare e del consumatore finale.
